La stagione estiva è ormai cominciata, si punta sull’estate per far ripartire l’economia ma le aziende sono in difficoltà a causa della mancanza di manodopera. Il lavoro stagionale, estivo ed invernale, da sempre è stato un volano per arginare la disoccupazione e far ripartire l’economia ma oggi il nemico numero uno di questo tipo di impiego si chiama reddito di cittadinanza perché entra in concorrenza con le pratiche di sfruttamento e sotto retribuzione usuali in questo periodo.
Questo è il pensiero di Confintesa rilanciato da Francesco Prudenzano, il Segretario Generale, intervenuto proprio in merito alla carenza di manodopera lamentata dai gestori di strutture turistiche che non trovano lavoratori disposti ad accettare l’offerta in quanto percettori del reddito di cittadinanza.
“La denuncia degli imprenditori del settore turistico se da un lato deve essere uno stimolo per il Governo, al fine di attivare nell’ambito di una riorganizzazione degli ammortizzatori sociali una revisione del sistema assistenzialista, dall’altro non può non tener conto che esistono situazioni di inadempienze contrattuali da parte di imprenditori nei confronti dei lavoratori.
Il Governo e nello specifico il Ministro del Lavoro Orlando pensi a sostenere l’occupazione e non a favorire la disoccupazione evitando di renderla più conveniente attraverso strumenti assistenzialistici come il reddito di cittadinanza erogato senza controlli adeguati come hanno più volte dimostrato i fatti“.